Inizialmente il progetto prevedeva di raccogliere i contatti di medici che si erano dimostrati particolarmente sensibili a specifiche necessità dei bambini e dei ragazzi. Più ascoltavo le storie e le esperienze delle famiglie, più mi rendevo conto che non ci si poteva limitare all’ambito sanitario, ma servivano anche parrucchieri, barbieri, centri sportivi, eventi e tanto altro che potessero includere davvero tutti. Eppure mancava qualcosa.

Molti professionisti e attività con cui mi sono confrontata hanno espresso la loro disponibilità a essere ancora più inclusivi, ma hanno anche fatto presenti delle difficoltà oggettive.

“Come mi comporto davanti a un disturbo o a una disabilità che non conosco abbastanza bene?”

“Da sola faccio molta fatica a dedicare le giuste attenzioni all’intera squadra e al singolo con un disturbo o disabilità.”

“Ho bisogno di pianificare la mia attività su misura delle sue necessità, ma non ho le competenze giuste per farlo.”

Queste perplessità sono più che lecite quando c’è il sincero desiderio di essere più inclusivi. Allora cosa si può fare? È qui che entra in gioco la figura degli educatori. InConTro.it ha l’obiettivo di strutturare uno spazio dedicato agli educatori e permettere ai professionisti e alle attività che ne hanno bisogno di trovarli più facilmente e offrire loro un’occasione per rendere unici i propri servizi.  

Related Posts

Lascia un commento